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La facoltà creativa di uno studioso che, degenerando, partorisce mostri; una città immaginaria in cui l'io non distingue più se appartenga ai vivi o ai morti. Specchi che racchiudono mondi paralleli che trasfigurano lo sguardo, porte che separano il quotidiano dal meravilgioso. Così Aldo Carotenuto inizia il lettore al confronto con un mondo rovesciato, fatto di immagini e simboli che appartengono al terreno dell'inconscio.